Se il Giorgione da neopromosso veleggia in B2 a un punto dalla vetta, il merito è anche suo. Eva Ravazzolo, 18 anni compiuti da un paio di settimane, sta attraversando uno straordinario momento di crescita tecnica e fisica. Ne è prova il recente risultato conseguito nei periodici test di elevazione: l’atleta di Castelfranco Veneto ha toccato quota 3,10 m. con un balzo che ha strabiliato allenatori e compagne di squadra presenti. Fra l’altro, il tecnico del Giorgione Paolo Carotta aveva tarato il vertec, cioè l’attrezzo che misura l’elevazione, a una quota massima di 3,10 m. non aspettandosi un balzo così formidabile. Ma non è tutto. Dando uno sguardo ai numeri partita, la centrale di 1,78 m. ha realizzato nei primi cinque incontri di campionato ben 48 punti, frutto di 31 attacchi vincenti, 9 muri e 8 ace. E’ l’emblema, assieme a Botezat che milita già in serie A, di come dalle quasi 300 atlete della Giorgione Pallavolo emerga puntualmente anche la qualità. Coach Carotta la allena da quando ha tredici anni: «E’ sempre stata una delle atlete di maggior valore del nostro settore giovanile e per ben 4 anni di fila l’ho inserita nel gruppo dell’under 18 arrivando a disputare ogni anno le finali provinciali. E’ sfuggita agli occhi dei selezionatori provinciali ma fra le nate nel ‘99 è sicuramente fra le due atlete più forti della Marca.»
Eva Ravazzolo è giovane ma vanta già un palmares di tutto rispetto. A Castelfranco ha ottenuto la promozione in B2, ha vinto 2 Coppe Veneto risultando MVP della finale 2017, 1 Coppa delle Alpi, 2 Coppe Triveneto e 2 titoli provinciali under 18.  «E’ la prima ad arrivare agli allenamenti e l’ultima ad uscire, ha delle ottime capacità unite a una grande dedizione al lavoro» continua Carotta «e sicuramente può già ambire a militare in una categoria superiore. Ci auguriamo che ci possa arrivare, fra qualche anno, con la maglia del Giorgione.»
E al di fuori del campo? Eva, alle prese quest’anno con gli esami di maturità, si racconta così: «La pallavolo è la mia valvola di sfogo. Un giorno vorrei diventare maestra d'asilo, è il mio sogno da quando ero bambina e farò di tutto per realizzarlo».

Leggi l'articolo pubblicato ne Il Gazzettino VAI