Colpaccio Azimut (Nardi – Azimut 0-3: 21-25, 23-25, 23-25). Il campo della seconda della classe celebra l’avvenuta resurrezione del Giorgione, dopo un prolungato periodo di black out causato da una serie continua di infortuni.
E dire che a Volta Mantovana – manco a dirlo – Paolo Carotta ha dovuto rinunciare a schierare la formazione tipo. Ancora indisponibile M’bra, è stata Andrich a scendere in campo da opposto, pur con l’influenza. La bellunese è risultata la miglior realizzatrice ospite con 11 punti all’attivo. Stesso discorso per il capitano De Bortoli, febbricitante ma che con grande generosità ha offerto il suo contributo. La sfortuna non ha dunque esaurito il proprio compito ma quest’Azimut si è dimostrato più forte.
«Non mi stupisco del risultato – dichiara coach Carotta a fine match -. Ho visto in campo ciò che da settimane vedo in allenamento. Le atlete sono più serene, giocano come sanno fare e devo ammettere che è stato un piacere vedere come si sono espresse nonostante le precarie condizioni fisiche».
A contribuire al successo di Castelfranco sono stati gli errori del Nardi, il doppio di quelli del Giorgione. Ma è stato il carattere ad operare lo scarto decisivo. Una prova corale in cui è emersa un’efficace correlazione muro difesa che ha messo in luce le qualità dei singoli: Fezzi, coadiuvata da Morra, a sostenere la maggior parte del peso in ricezione; Gogna, con 5 muri in tre set; Cantamessa, 2 muri e 4 punti su 6 attacchi; Ganzer, entrata a freddo e autrice di un ace. Il tutto orchestrato dall’esperienza di una Pincerato che è già una sicurezza.
Che la svolta fosse nell’aria, lo si era percepito a chiare lettere nel match d’apertura del 2023 contro l’Ipag. Un 3-0, in quell’occasione, che necessitava però di una pronta conferma. L’Azimut c’è, il morale è alto: sarà un girone di ritorno di alto livello.