C’è un pezzo di Giorgione nell’impresa di Busto Arsizio che martedì sera ha vinto la Coppa Cev femminile. Fra le fila della compagine lombarda milita infatti Alexandra Botezat (n°18 nella foto), atleta che ha mosso i primi passi sottorete nel vivaio di Castelfranco Veneto prima di spostarsi al Bruel Bassano e successivamente al Club Italia. La centrale di 1,96 m. è ora in prestito a Busto Arsizio agli ordini di Marco Mencarelli, lo stesso allenatore che nel 2015 la portò a conquistare il titolo di campionessa del mondo juniores con la maglia azzurra.
«Quello fu un grande successo come lo è stato questo appena ottenuto in Coppa Cev.  Ci sono però delle differenze perché il mondiale fu frutto di un lavoro circoscritto nei mesi estivi. La vittoria europea è invece l’obiettivo di una stagione intera, ciò che ci eravamo prefissate di raggiungere quest’anno. Appena posso torna a Castelfranco dove risiede la mia famiglia – spiega la 20enne Botezat -. Al Giorgione ho giocato 3 anni: ricordo che in terza media ero già alta 1 metro e 75 e che mi schieravano in under 16 e under 18».
Alexandra Botezat, che a Castelfranco ha ricevuto il Giorgione d’oro in seguito alla vittoria mondiale, rappresenta la punta di diamante del movimento giovanile della Giorgione Pallavolo. Il suo livello è da serie A1 ma, se il Giorgione compisse un ulteriore salto di categoria, le strade potrebbero tornare ad incrociarsi.  «Giocare vicino a casa? Non ci avevo mai pensato…» – chiosa Botezat. È un pensiero lontano dalla realtà ma, sognare, non costa nulla.