Il Duetti Giorgione torna a giocare in casa contro una formazione molto giovane, per gran parte composta da atlete under 18. L’Ata Trento è una compagine allestita in chiave futura e in serie B1, sino a questo punto, ha vinto soltanto contro la Carinatese fanalino di coda. La sfida alle trentine può perciò costituire una porta di passaggio tutto sommato agevole per un Duetti lanciato in classifica in piena zona play off e a sole due lunghezze dal vertice. Alla luce però della vincente, ma non convincente, prestazione di domenica scorsa a Maniago, è bene tenere alta la guardia. Il Duetti non si può permettere il lusso di giocare punto a punto la sfida con l’Ata, pena il rischio di cedere punti preziosi ai fini della classifica. Dovrà invece imporre fin dalle prime battute il proprio gioco andando a condurre la partita senza tentennamenti: «Partite come questa possono nascondere insidie non preventivate – ammette coach Paolo Carotta -. L’Ata Trento è una squadra imprevedibile: se è vero che talvolta accusa dei momenti di black out, è altrettanto vero che in virtù dell’età media molto bassa, è in grado di giocare alcuni scambi in maniera straordinaria. Dovremo essere bravi a gestire i loro momenti di expoit, chiudendo a nostro favore appena si presenteranno le occasioni».
Domenica Duetti
Il Duetti Giorgione torna a giocare in casa contro una formazione molto giovane, per gran parte composta da atlete under 18. L’Ata Trento è una compagine allestita in chiave futura e in serie B1, sino a questo punto, ha vinto soltanto contro la Carinatese fanalino di coda. La sfida alle trentine può perciò costituire una porta di passaggio tutto sommato agevole per un Duetti lanciato in classifica in piena zona play off e a sole due lunghezze dal vertice. Alla luce però della vincente, ma non convincente, prestazione di domenica scorsa a Maniago, è bene tenere alta la guardia. Il Duetti non si può permettere il lusso di giocare punto a punto la sfida con l’Ata, pena il rischio di cedere punti preziosi ai fini della classifica. Dovrà invece imporre fin dalle prime battute il proprio gioco andando a condurre la partita senza tentennamenti: «Partite come questa possono nascondere insidie non preventivate – ammette coach Paolo Carotta -. L’Ata Trento è una squadra imprevedibile: se è vero che talvolta accusa dei momenti di black out, è altrettanto vero che in virtù dell’età media molto bassa, è in grado di giocare alcuni scambi in maniera straordinaria. Dovremo essere bravi a gestire i loro momenti di expoit, chiudendo a nostro favore appena si presenteranno le occasioni».