Egregio Sig. Angelo, ci parli delle Vostre aziende. Di che cosa vi occupate?
La società Pivato & CO, con sede a Galliera Veneta, opera nel settore dell’automazione industriale, con riferimento al packaging secondario e alla logistica, assieme alle aziende rappresentate da DUETTI Packaging e STP Engineering. Mi spiego meglio: prodotti alimentari come pane, pasta, biscotti, dolci, surgelati, acqua, vino, liquori oppure prodotti del settore chimico quali detergenti, cosmetici, farine, concimi, pellets, ecc… hanno bisogno di un imballo in cartone o di un sacco che permetta il loro spostamento e la collocazione su pallets nei magazzini, per poi raggiungere la grande distribuzione o i negozi. Le nostre aziende si occupano di automatizzare queste operazioni di packaging e logistica: nello specifico si evita che un operaio sollevi cartoni o sacchi da 25 Kg ciascuno, si limita così il lavoro pesante e ripetitivo del magazziniere e il tutto si traduce in un notevole risparmio sulla manodopera e quindi sul costo del prodotto finito. Come è nata la Vostra partecipazione alla Giorgione Pallavolo come sponsor? Per quale motivo avete scelto di collaborare proprio con una società pallavolistica?
Il nostro interesse per la Giorgione si collega all’amicizia che io e il Presidente Angelo De Marchi coltiviamo fin dai tempi dell’infanzia. Negli anni ci siamo poi allontanati per motivi legati allo studio e alle diverse carriere che abbiamo intrapreso, ma ci siamo successivamente ritrovati con la passione comune per la pallavolo. Il primo incontro con la pallavolo lo dobbiamo però a nostra figlia Cristina, che da adolescente praticava questo sport. Il motivo della scelta di collaborare con una società che si occupa di pallavolo è insito nella definizione di sport di squadra, dove il gruppo è determinante per il successo. Nella pallavolo la qualità del singolo atleta conta molto, ma non si vince se non ci sono spirito di sacrificio comune e condivisione, specialmente quando si incontrano momenti di difficoltà. Questo è poi il concetto di team che promuoviamo tutti i giorni nel nostro difficile lavoro di ingegneria, dove tutto è rigorosamente programmato e dove l’errore o la distrazione del singolo possono compromettere i risultati aziendali.
Carissima Lilia, come mai un’azienda decide di investire del denaro nello sport? Quali sono le aspettative di uno sponsor?
Personalmente ritengo che l’impresa, inserita in un contesto sociale, abbia il dovere di sostenere (a seconda delle proprie possibilità) le società sportive che si sforzano di creare interesse e alternative costruttive per il tempo libero dei giovani. La Giorgione Pallavolo per esempio raggruppa ragazzi dai 6 ai 30 anni, contando centinuaia di atleti iscritti dal minivolley alla serie C femminile. Come sponsor non ho particolari aspettative dirette ma indirette, che mirano a coinvolgere il più possibile le aziende limitrofe e alcuni nostri clienti. Mi piacerebbe inoltre riuscire a sensibilizzare maggiormente la città di Castelfranco e dintorni ad amare e scegliere questo sport: questo vale per la pallavolo ma per molti altri sport, che aiutano i giovani ad avvicinarsi con un pallone in mano piuttosto che con un bicchiere fuori al bar.
Qualcuno vi ha nominato “la mascotte” della Giorgione Pallavolo: che cosa ne pensate?
La nostra passione è grande e la presenza costante alle partite è dovuta alla carica e all’energia che ci trasmettono le ragazze e i ragazzi in campo. Una vera e propria linfa di giovinezza che riempie i nostri fine settimana. Per non parlare del turbinio di grinta e tenacia del capitano della serie C Roberta Grassotto: atleta cinica e persona caparbia, che con la sua leadership è in grado di gestire il gruppo sia nei momenti positivi che nelle difficoltà.
Cosa augurate ai giovani atleti?
Il nostro augurio vuole essere uno sprono a crederci sempre, ricordando che non c’è conquista senza sacrificio e che nello sport, nel lavoro e nella società, qualsiasi cosa è raggiungibile se si lotta per ottenerla. Fate sentire la vostra voce e non delegate ad altri il vostro futuro. Voi siete il futuro!
Intervista di Elisa Scantamburlo