Sono in particolare gli attacchi su palla alta a fare la differenza: in contrattacco, la squadra di Bertolini è una macchina da punti laddove il Giorgione fatica ad elevare la percentuale di efficacia. Troppi errori in fase offensiva: alla fine saranno 15, quasi il doppio delle avversarie (8). Quella in terra veronese rimane comunque una prestazione che può far crescere. Di buono c’è la continuità di Cindy Fezzi, miglior realizzatrice dell’Azimut con 18 punti, e una reazione nel terzo set proseguita ma non portata a termine nel quarto: «Siamo ancora immaturi – ammette coach Carotta – c’è molto da lavorare». Il tecnico castellano riavvolge il nastro soffermandosi sul 13-10 del quarto parziale: «Eravamo in vantaggio, venivamo da un set vincente, è stato un vero peccato farci rimontare e perdere l’occasione di riaprire la partita. Ma quando giochi contro squadre forti ed esperte è così, non puoi permetterti alcuna distrazione».
Arena Volley
Sono in particolare gli attacchi su palla alta a fare la differenza: in contrattacco, la squadra di Bertolini è una macchina da punti laddove il Giorgione fatica ad elevare la percentuale di efficacia. Troppi errori in fase offensiva: alla fine saranno 15, quasi il doppio delle avversarie (8). Quella in terra veronese rimane comunque una prestazione che può far crescere. Di buono c’è la continuità di Cindy Fezzi, miglior realizzatrice dell’Azimut con 18 punti, e una reazione nel terzo set proseguita ma non portata a termine nel quarto: «Siamo ancora immaturi – ammette coach Carotta – c’è molto da lavorare». Il tecnico castellano riavvolge il nastro soffermandosi sul 13-10 del quarto parziale: «Eravamo in vantaggio, venivamo da un set vincente, è stato un vero peccato farci rimontare e perdere l’occasione di riaprire la partita. Ma quando giochi contro squadre forti ed esperte è così, non puoi permetterti alcuna distrazione».