Per Giulia esordio a 16 anni in B1 con premio di MVP; Anna è vice De Gennaro all’Imoco.
Domenica 8 ottobre, Castelfranco Veneto, prima di campionato per l’Azimut. Giulia Bardaro, 16 anni compiuti il 25 agosto, sostiene le compagne di squadra dalla panchina. Sugli spalti, il frastuono di cinquecento persone. Sul 18-21 del primo set, il libero Morra accusa un dolore allo sterno e chiede il cambio. Coach Carotta guarda Giulia, un gesto, la getta nella mischia: «Eravamo sotto di tre punti e in difficoltà, era il mio esordio B1, l’ansia è salita – ammette Giulia – per quanto cerchi di tenerti pronta, entrare improvvisamente non è facile». Ma Giulia Bardaro ha giocato due set abbondanti con una precisione in ricezione ed una puntualità in difesa che le hanno fatto meritare il premio di MVP. «Assolutamente inaspettato, nel riceverlo ho avvertito un’emozione mai provata».
Alla sua prima stagione in B1, biglietto da visita migliore non poteva esserci. Studentessa al 3° anno del Liceo “Angela Veronese” di Montebelluna (media voti 7 ½), Bardaro ha fatto vedere di che pasta è fatta. Dopotutto, la pallavolo ce l’ha nel sangue: la madre Sabrina Guidolin ha militato in serie B a Castello di Godego e la sorella Anna è la vice De Gennaro all’Imoco. «Anna è il mio idolo, sono fiera di lei e il mio sogno è raggiungerla in serie A». La pallavolo costituisce e pervade la vita delle Bardaro che, data la giovane età (16 e 18 anni) e il tetto ancora condiviso a Caonada di Montebelluna, alimentano giornalmente un autentico rapporto fra sorelle: «Ci siamo l’una per l’altra – fa sapere Giulia – e Anna è una delle poche persone sulle quali posso contare sempre. Riguardiamo assieme le partite, ci correggiamo, ci aiutiamo. E talvolta litighiamo quando ad esempio una ruba all’altra i vestiti dall’armadio!».
La carriera pallavolistica di Giulia è iniziata a Montebelluna. Assieme alla sorella c’è stato poi il Giorgione e successivamente San Donà. «Nuovamente a Castelfranco, vedo questa stagione come una grossa opportunità – continua Giulia, che con l’Azimut potrà scendere in campo inoltre in under 18 e con lo stesso gruppo anche in serie C -. Mi sento accolta da tutti, potrò crescere ed imparare tanto dalle compagne di squadra che si stanno dimostrando un punto di riferimento attivo e disponibile. Inoltre, siamo molto seguite dallo staff tecnico».
L’esordio di Giulia è archiviato con lode. E Anna la attende, magari un giorno da avversaria in campo. La via è segnata.